Chi ha detto che in città non si può coltivare? e soprattutto non in Africa Occidentale?
Attualmente sono molti i progetti di agricoltura urbana che interessano le capitali del mondo, ma poco si parla di come le città della fascia sahelo-sahariana stiano affrontando il problema della sovrappopolazione e della dipendenza dall'importazione di beni alimentari per la propria sussistenza.
ACRA, impegnata da tempo su questo tema, ha coinvolto sin dal 2018 la città di Niamey nelle discussioni internazionali sulle politiche agricole urbane e sostenibili poiché, la capitale del Niger, dimostrava di poter produrre cibo di qualità e di renderlo disponibile sui mercati locali, coinvolgendo attivamente la sua popolazione.









“L’acqua è un bene vitale, una forza motrice in tutto il mondo e non potremmo vivere senza; se esistesse un elemento magico, lo identificherei con l’acqua”, sono le parole di Alisson, studentessa della scuola Profesor Justo Gonzalez di San Marcos, comune del dipartimento di San Salvador. Alisson aggiunge: “durante la formazione con ACRA ho imparato a prendermi cura del nostro territorio, a gettare correttamente la spazzatura, perché sappiamo che tutto ciò che buttiamo nei bacini confluirà nei mari e colpirà flora e fauna”.