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Progetto SAFE

donne e ragazze Ciad

SAFE: Sistema di Sostegno e Protezione delle Ragazze e dell'Infanzia in Ciad

Dove

Ciad, Province del Logone Occidentale, Logone Orientale, Mandoul e Moyen Chari

Durata

36 mesi

Descrizione

Le ragazze in Ciad affrontano condizioni di estrema vulnerabilità, influenzate da fattori culturali, economici e normativi che ne limitano l’accesso all’istruzione e le espongono a gravi violazioni dei diritti umani.
Il matrimonio precoce è una pratica diffusa, con oltre il 60% delle ragazze che si sposa prima dei 18 anni e il 24% addirittura prima dei 15 anni.
Sebbene il matrimonio minorile sia proibito per legge, la pressione sociale ed economica spinge molte famiglie a concedere le figlie in sposa, spesso come mezzo di sopravvivenza.
Inoltre, le mutilazioni genitali femminili restano un fenomeno diffuso, con tassi di incidenza che superano l'80% nella provincia di Mandoul e quasi il 65% nel Moyen Chari.
Anche l’accesso all’istruzione è fortemente compromesso: la frequenza scolastica femminile è ostacolata da barriere culturali, dalla mancanza di infrastrutture adeguate e dall’insicurezza negli ambienti scolastici, dove la violenza di genere è una minaccia costante.
In questo contesto,  si inserisce il progetto SAFE con l’obiettivo di contrastare queste forme di discriminazione e violenza, promuovendo strategie di protezione, sensibilizzazione e accesso equo all'educazione per le ragazze.

Obiettivi

Obiettivo Generale:

  • Contribuire a migliorare le condizioni di vita dei bambini nel Sud del Ciad, con un'attenzione particolare alla protezione delle ragazze.

Obiettivo specifico:

  • Rafforzare il sistema di protezione comunitaria per l’accesso ai servizi di protezione dell’infanzia, all’istruzione, al supporto legale e psicosociale nelle province del Logone Occidentale, Logone Orientale, Mandoul e Moyen Chari viene rafforzato.

Il progetto intende contribuire al raggiungimento dell'SDG n° 5 "Garantire l'uguaglianza di genere e l'emancipazione di tutte le donne e le ragazze" dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Attività

  • Prevenzione e protezione dell’infanzia: sviluppo di sistemi di allerta precoce nelle scuole e nelle comunità, formazione di operatori e distribuzione di materiali di supporto.
  • Rafforzamento dei servizi di protezione: creazione e potenziamento di comitati di protezione dell’infanzia (CPE), mappatura dei servizi e miglioramento delle capacità operative di centri sociali e CISM.
  • Supporto diretto ai minori e alle famiglie: micro-sovvenzioni a OSC (Organizzzioni della società civile) per l’assistenza ai bambini vulnerabili, promozione e regolamentazione dell'affido familiare, accompagnamento dei minori nel percorso di reintegrazione.
  • Sensibilizzazione e advocacy: campagne nazionali e locali, creazione di una piattaforma della società civile, formazione di giudici, forze dell’ordine e istituzioni per la tutela dell’infanzia.

Impatto

Beneficiari diretti:

  • 106 membri del personale dei Centri Sociali (65 donne);
  • 14 membri del personale di 2 CISM (Centre Intégré de Santé Multi sectoriel);
  • 77 Ufficiali di Polizia Giudiziaria (OPJ);
  • 41 CPE (Comitati di Protezione dell'Infanzia) esistenti;
  • 120 nuovi membri CPE creati (almeno il 50% donne);
  • 240 membri delle Associazioni dei Genitori e delle Madri degli allievi e allieve (APE e AME), di cui il 50% composto da donne;
  • 100 insegnanti e direttori/direttrici di 12 scuole primarie e 8 collegi;
  • 12 Organizzazioni della Società Civile (OSC);
  • 9 giudici per i minorenni;
  • 40 autorità (amministrative, tradizionali, religiose);
  • 160 bambini e bambine a rischio e 1.800 studenti e studentesse;
  • 40 famiglie affidatarie;
  • 10 OSC nazionali che lavorano nella Protezione dell’Infanzia (PdE).

Beneficiari indiretti:

  • 10.400 studenti e studentesse delle scuole e dei collegi coinvolti (in media) e la popolazione delle quattro province.

Finanziatore principale

AFD logo web

Partner

ACRA (capofila)
PILC (Centre Juridique d'Intérêt Public)